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al testo di Annalisa Scialpi
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E la giovane a lei disse, in mite confidenza, 'osserva le zolle ardenti e dell'ulivo, odi il conturbato canto o le dolci nenie dei rododendri...'.
Ma lei già volse lo sguardo, in gonfiori, ormai, caracollando l'eterno volto di pallida bambina, quel livido, conservando, languente dietro sorrisi di cartapesta.
E allora lei additò le agavi in esulto di linfa e di spine, cortecce affustate in pose terrigne e zolle ruggenti tra clangori di cardi o del noce l'imperioso velluto e ancora, osò, 'perchè non vieni?'.
Ma lei chiuse la finestra 'ormai' dicendo e maledicendo, crollando un'epoca sotto un sorriso di frolla. |
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